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Herzliche Glückwünsche und (leider) mindestens noch 100 solche Tage!

Südostschweiz
29.01.18 - 04:30 Uhr
PIXABAY

Das Zusammenleben der Sprachen und Kulturen in Graubünden: Das ist das Thema der Kolumne «Convivenza», die wöchentlich in der «Südostschweiz» und der romanischen Tageszeitung «La Quotidiana» publiziert wird.

Von Federico Godenzi*

Bald kommt der 11. Februar: Dann darf die Vereinigung Pro Grigioni Italiano (PGI) zum ersten Mal 100 Geburtstagskerzen ausblasen.

So geschah es: An einem Abend vor 100 Jahren tagten einige Menschen italienischer Sprache im Churer Hotel «Lukmanier. Sie kamen aus den entferntesten und südlichsten Ecken unseres Kantons. Eingeladen hatte sie der gebürtige Misoxer und «erste Italienischbündner» Arnoldo Marcelliano Zendralli. Diese Sitzung schlossen sie erst, nachdem sie die heute noch bestehende Vereinigung gegründet und ihre Richtlinien entworfen hatten.

In diesen 100 Jahren leistete die PGI recht viel. Sie entwickelte vielseitige Veröffentlichungen, die grösstenteils immer noch erscheinen (erwähnenswert sind vor allem der «Almanacco del Grigioni Italiano» und dann die «Quaderni grigionitaliani»); verschieden waren die politischen und kulturellen Leistungen, zahlreich die Sektionen, die gegründet wurden, um die im Kanton und in der ganzen Schweiz verstreuten italienischsprachigen Gemeinschaften zu unterstützen, grenzenlos die Mitwirkungen, Kämpfe und Pläne, unter anderen auch diese Rubrik, durch die Zendrallis Sprache mindestens einmal im Monat mit den Typen der deutschen oder rätoromanischen Presse gedruckt wird.

Während dieser Jahre wuchs und entwickelte sich die PGI; sie nahm neue Formen an, vielleicht wackelte sie etwas – wie alle älteren Vereinigungen. Und doch lebt sie immer noch. Geformt haben sie der Geist und die Ideale der Gründungsmitglieder, genährt hat sie die Arbeit so vieler Menschen, die an die Idee «Italienischbünden» glauben wollten. Das Alter der «alten Dame» merkt man ihr keineswegs an, ganz im Gegenteil.

Nichtsdestotrotz hat ihr früherer Präsident Sacha Zala einmal provozierend betont, dass die PGI eigentlich eine Vereinigung sein sollte, die nach ihrer Auflösung strebt. Sie zielt vor allem darauf ab, Bewusstsein und Kenntnis der italienischen Sprache und Kultur in Graubünden auf allen Ebenen und in jedem Bereich zu fördern, um endlich eine echte gesellschaftliche, kulturelle und vor allem rechtliche Gleichheit zu erreichen. Sollte sie es schaffen, dann käme sie sich weitgehend ziellos vor.

Nun dürfen wir ruhig, zugleich aber bedauernd behaupten, dass unsere Vereinigung in ihrem ersten Jahrhundert trotz grösstem Einsatz ihre Ziele nicht erreichen konnte. Viele Kämpfe sind noch nicht entschieden, viele Gefälle sind geblieben, am Horizont erscheinen immer wieder Herausforderungen …

Somit wünschen wir der PGI alles Gute zum Geburtstag – sowie (leider) mindestens nochmals 100 solche Tage.

"Federico Godenzi aus dem Puschlav hat an der Universität Freiburg italienische Sprache und Literatur sowie Geschichte studiert. Er lehrt er an der Bündner Kantonsschule Chur.

 

Tanti auguri – e (purtroppo) altri 100 di questi giorni!

Di Federico Godenzi*

Manca ormai poco all’11 febbraio 2018 e la Pro Grigioni Italiano s’appresta a spegnere le sue prime cento candeline.

È infatti già trascorso un secolo dalla sera in cui un gruppo di persone di lingua italiana provenienti dagli angoli più remoti e meridionali del nostro cantone si riuniva a Coira presso l’Albergo Lucomagno; richiamati dall’invito di Arnoldo Marcelliano Zendralli, mesolcinese di nascita e «primo grigionitaliano», sarebbero usciti da quella seduta solo dopo aver tracciato le linee guida e chiamato in vita l’associazione che ancor oggi esiste.

La strada percorsa in questo lungo lasso di tempo è stata parecchia: molteplici sono state negli anni le pubblicazioni ideate e in gran parte ancora esistenti (tra cui su tutte vale la pena di ricordare l’«Almanacco del Grigioni Italiano» e più tardi i «Quaderni grigionitaliani»), svariate le realizzazioni nel campo della politica e della cultura, numerose le sezioni dell’associazione fondate a sostegno delle comunità italofone distribuite su tutto il territorio cantonale e nazionale, infinite le collaborazioni, le battaglie e i progetti sostenuti, tra i quali – non da ultimo – anche questa rubrica, che permette alla lingua di Zendralli di apparire almeno una volta al mese con i caratteri della stampa retica di lingua tedesca e romancia.

Negli anni la Pgi è cresciuta e si è sviluppata, ha assunto nuove forme, ha forse in parte vacillato, come tutte le associazioni di lunga data. Eppure è ancora qui. Forgiata dallo spirito e dagli ideali dei soci fondatori e nutrita dal lavoro di tante persone che hanno voluto credere nell’idea del Grigionitaliano, questa «vecchia signora» non dimostra affatto la sua età, anzi!

Ciononostante, il già presidente Sacha Zala ha in passato ribadito con tono provocatorio che la Pgi dovrebbe essere, tutto sommato, un’istituzione votata al suo scioglimento. Se gli intenti principali sono quelli di difendere e promuovere la coscienza e la conoscenza della lingua e della cultura italiane nel Cantone dei Grigioni a tutti i livelli e in tutte le sfere, così da giungere finalmente a una vera uguaglianza sociale, culturale e, sì, anche e soprattutto a livello di diritto, qualora questo traguardo fosse raggiunto, la Pgi si ritroverebbe almeno in larga parte privata del suo scopo.

Ebbene, ad oggi possiamo con tranquillità ma anche con rammarico affermare che, malgrado tutto il suo impegno, questo primo secolo non è bastato alla nostra associazione per raggiungere i propri obiettivi: molte sono le battaglie aperte, le disparità ancor oggi presenti e le sfide che ripetutamente si presentano all’orizzonte…

Di cuore allora tanti auguri alla Pgi, e (purtroppo) altri cento di questi giorni!

*Federico Godenzi, valposchiavino, ha studiato lingua e letteratura italiane e storia all’Università di Friburgo. Insegna alla Scuola Cantonale Grigione di Coira.

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